Storia


Nel 1965 Aldo Belli fondò a Trieste un’orchestra da camera che fu chiamata “Ferruccio Busoni” in omaggio al grande compositore, di madre triestina, che in questa città tenne i suoi primi concerti. L’ensemble era formato dalle prime parti dell’orchestra del teatro Verdi di Trieste e, oltre al repertorio tradizionale, aveva l’obiettivo di commissionare e divulgare le musiche scritte da compositori contemporanei. Oltre ai numerosi concerti fatti in Italia ed all’estero, la Busoni avviò una lunga collaborazione con la Radiotelevisione Italiana e con la Radiotelevisione di Lubiana registrando numerosissime opere in prima assoluta.


aldo belli


Aldo Belli

Aldo Belli (Trieste,1927-2006) frequentò il Conservatorio della sua città studiando viola con il M° Cesare Barison e composizione con il M° Vito Levi. In seguito si diplomò brillantemente in viola al Conservatorio di Bolzano e dopo aver raccolto molte affermazioni come solista, assunse l’incarico di «prima viola» presso l’Orchestra dell’ Angelicum di Milano e in seguito nell’ orchestra dei «Pomeriggi Musicali».

Furono frequenti anche le sue collaborazioni con l’orchestra di Radio Lugano (CH) e collaborò con la RAI dal 1954 per molti anni. Nel 1962 Belli si trasferì di nuovo a Trieste diventando prima viola nell’Orchestra del Teatro Verdi che in quei tempi stava vivendo un “periodo d’oro”, grazie alle collaborazioni di importanti direttori del calibro di S. Celibidache e T. Schippers.

Lo strumento che accompagnò Aldo Belli nella sua carriera fu una bellissima viola Marino Capicchioni del 1947.

Oltre all’attività nell’orchestra, Belli insegnò musica d’insieme e quartetto al Conservatorio «Giuseppe Tartini» di Trieste. Nel 1965 Belli realizzò il suo sogno di fondare a Trieste un’Orchestra da Camera che intitolò a “Ferruccio Busoni” dirigendola in numerosi concerti pubblici e radiofonici alternati con la lirica, in Italia e all’estero, raccogliendo successi di pubblico e di critica e proponendo programmi interessanti che spaziavano dal barocco al Novecento, dedicando molta attenzione anche ai compositori triestini.


alcune foto storiche